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Ha iniziato l’ONU nel 2015 con l’avvio del programma d’azione “Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” e proseguono tutt’oggi decine di Paesi con politiche orientate alla sostenibilità.
Quella dell’emergenza ambientale sembra essere uno degli argomenti principali nell’agenda di centinaia di Enti governativi in tutto il mondo.
La lotta al cambiamento climatico può e deve essere affrontata, non solo a livello mondiale, ma anche dalle piccole realtà, a partire dalla gestione dei condomini che possono essere trasformati in dei condomini sostenibili.

Lo scenario italiano

Secondo una ricerca condotta da Legambiente, per la campagna “Civico 5.0” avviata nel 2018, il 16% dei condomini italiani ha bisogno di una riqualificazione energetica, mentre l’82% è stato realizzato prima dell’entrata in vigore della legge 10/91 sull’efficienza energetica in edilizia. Il risultato? La consapevolezza che gran parte dei condomini, e degli edifici, italiani appaiono inadatti ad affrontare la sfida per ottenere un mondo più green ed eco-friendly.

Eppure, riqualificare 30mila condomini potrebbe portare a un risparmio di quasi 400 milioni di euro annui per le famiglie, aiuterebbe ad evitare emissioni in atmosfera per 840mila tonnellate di CO2 in 12 mesi, con 10,3 miliardi di metri cubi di gas non consumati.

Inoltre, da un punto di vista economico, gli edifici avrebbero un ulteriore vantaggio, poiché il loro valore immobiliare aumenterebbe fino al 15% rispetto al valore attuale; senza pensare agli innumerevoli posti di lavoro che potrebbero nascere da attività di riqualificazione.

Condominio sostenibile: gli step per un’abitazione più green

Il primo passo da compiere per essere più “green” è comprendere cosa si intende per “condominio sostenibile”. Il concetto si riferisce, infatti, a una particolare condizione condominiale, che consiste nel trasformare l’edificio in un plesso eco-sostenibile, in grado di rispettare l’ambiente e di ridurre le spese in termini di consumo energetico.

I lavori che possono essere svolti per avviare questo processo di trasformazione sono molteplici.

Valutare e stravolgere l’assetto energetico del plesso condominiale è il primo passo da compiere: gli impianti solari e\o fotovoltaici sono solo due delle opzioni che si possono considerare. Si tratta di un cambiamento che porterebbe numerosi vantaggi nel medio-lungo periodo, alcuni di questi sono: risparmio economico, cambiamento della classe energetica dello stabile e, di conseguenza, la possibilità di accedere ad alcune delle riduzioni delle spese previste dallo Stato.

La scelta di materiali eco-friendly nella costruzione e nell’arredamento costituisce il secondo step praticabile. Sughero, legno, pannelli OSB, Linoleum, lana di pecora per un isolamento naturale totale e bio mattoni sono solo sei dei materiali con ottime prestazioni termoacustiche, durevoli nel tempo e dal gradevole impatto estetico, che possono aiutare i condomini a mettere in moto la rivoluzione dello stabile.

I cosiddetti “tetti verdi” rappresentano, invece, il nuovo trend dell’edilizia. Essi non sono altro che un’istallazione sul tetto e\o sulle facciate dell’edificio di piante, in grado di combattere l’urbanizzazione delle città, di produrre ossigeno (catturando le polveri sottili), di evitare l’effetto “isola di calore” e di distruggere lo smog urbano. Una scelta, dunque, non solo ornamentale, ma anche eco-friendly.

Le soluzioni da adottare sono molteplici e, soprattutto, individuabili anche attraverso consulenze di Bioedilizia, nate proprio per rispondere alla crescente attenzione all’ambiente, alla salute e al risparmio energetico. I vantaggi di un condominio sostenibile sono infiniti: proprio per questo motivo molti sono i condomini che si dichiarano a favore di questo tipo di interventi, volti a creare un futuro più green e sano.